giovedì 4 novembre 2010

Un pò di tempo fa , mi arrivò l'invito a partecipare a un caldendario illustrato per beneficenza, come poter dire di no, ecco l'illustrazione ce ho fatto e se potete acquistate il calendario perché è per una causa giusta.

Calendario Memoria resistente 2011 : Quella che vedete qui sopra è la manchette del calendario “Memoria resistente 2011″. Non c’è molto da aggiungere (l’immagine dice già tutto), se non ringraziare chi ha illustrato il calendario: Gennaio: Christian Mirra; Febbraio: Lorenzo Ragno Celli; Marzo: Maurizio Ribichini; Aprile: Claudio Stassi; Maggio: Matteo Fenoglio; Giugno: Gianluca Romano; Luglio: Manuel De Carli; Agosto: Sylvie Bello; Settembre: Alessio Spataro; Ottobre: Toni Bruno; Novembre: Marco Paci; Dicembre: Cristina Spanò

Come abbiamo scritto nella pagina introduttiva: “Gli illustratori che hanno contribuito a questo calendario in molti casi hanno già lavorato o stanno lavorando su propri progetti riguardanti le stesse tematiche. Altri si sono proposti per la prima volta in questa direzione. Tutti hanno offerto il loro impegno con entusiasmo e gratuitamente (a loro va il nostro ringraziamento) e tutti hanno presentato una propria interpretazione, offrendo così una varietà di proposte stilistiche che costituisce il valore aggiunto di questo lavoro”.  Il calendario Memoria Resistente 2011 è in distribuzione on line. Chi fosse interessato è pregato di scrivere a  piazzacarlogiuliani at tiscali.it oppure a  info at reti-invisibili.net. Il costo è pari a 8 euro più le spese di spedizione. Spese di spedizione gratis per domande superiori a 5 copie.

Per il pagamento: Agenzia UNIPOL Banca – via De Marini 15, 16149 Genova

C/C 2007 ABI 03127 CAB 01403 IBAN IT53W0312701403000000002007

Il ricavato del Calendario, dedotte le spese, andrà al Comitato Piazza Carlo Giuliani e sarà utilizzato per iniziative di solidarietà e memoria.

Franco Serantini, Roberto Franceschi, Fausto e Iaio, Carlo Giuliani… E poi Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Stazione di Bologna, Ustica… Solo un piccolo estratto di un lungo elenco di nomi e di luoghi… Un lungo elenco che segna, con la sua drammatica scia di sangue, gli ultimi decenni della storia dell’Italia repubblicana. E’ sicuramente difficile trovare un filo che unisca tutte queste vicende: diverse sono le valutazioni personali, diversi i momenti storici in cui si sono svolti i fatti, diversa ed eterogenea la componente umana che è stata dolorosamente segnata da quegli avvenimenti. Eppure in tutte queste vicende un filo comune esiste. E non sono necessarie valutazioni troppo approfondite per vedere in cosa consista. Innanzitutto la matrice della mano omicida: fascisti, organizzazioni mafiose, singoli elementi delle forze dell’ordine rimasti impuniti. Poi i silenzi, le inefficienze, i depistaggi che hanno contraddistinto l’operato di certi apparati dello Stato, rendendo difficoltose le indagini ed ostacolandole in modo spesso irrimediabile (pensiamo ad esempio al segreto di stato, ancora inspiegabilmente operante sulle stragi). Infine (come conseguenza del punto precedente) la mancanza, totale o parziale, di verità e giustizia per tutti questi casi. Troppo spesso i colpevoli e i mandanti degli omicidi non sono stati individuati, e quando individuati sono quasi sempre rimasti impuniti … Un’impunità che diventa totale se limitiamo l’analisi alle vittime per mano delle forze dell’ordine. Questo è quanto accomuna tutti quei morti; uccisi due volte: nella propria fisicità (in un treno, in una piazza, in un aereo …) e poi nella memoria (in un’aula del tribunale). E riguardo l’aspetto più inquietante che accomuna le vicende, ossia quello relativo alle colpe degli apparati dello Stato, è opportuno evidenziare che nel corso degli anni gli episodi di depistaggio sono stati variegati nella forma quanto metodici e costanti. Si è riusciti a far fuggire all’estero certi responsabili o certi testimoni-chiave (Piazza Fontana e Piazza della Loggia), si sono costruite piste alternative per sviare le indagini (gli anarchici per Piazza Fontana, gli spacciatori per Fausto e Iaio, il terrorismo per Peppino Impastato, il cedimento strutturale per Ustica), sono state contraffatte o sottratte prove (Claudio Varalli, Giannino Zibecchi, Carlo Giuliani). Accettare questa analisi significa anche accantonare quelle differenze di valutazioni personali o di contesto storico cui accennavamo in premessa. Poco conta che alcune delle vittime di quel tragico elenco abbiano come comune denominatore l’impegno politico che le ha trasformate in bersagli (Carlo Giuliani, Piero Bruno, ecc.) e che altre siano state solo innocenti vittime della perversa logica delle stragi (Piazza Fontana, stazione di Bologna ecc.), trovandosi presenti, per un tragico scherzo del destino, nel momento sbagliato in “quel treno” o in “quella piazza” o in “quell’aereo”: quel che conta è riconoscere l’omogeneità della mano omicida e la colpevole assenza dello Stato nella ricerca della verità. Questo sito-portale, reti-invisibili, parte proprio dalla ferma volontà di accantonare le differenze in favore dei tanti punti di contatto nelle varie vicende; dalla determinazione a non accettare l’impunità di cui hanno goduto esecutori o mandanti (e in alcuni casi entrambi) di quegli omicidi e di quelle stragi. Nelle varie sezioni di questo sito troverete una breve scheda riassuntiva di ogni singolo avvenimento, a volte con interventi diretti dei rappresentanti delle varie associazioni. Troverete poi l’indicazione dei siti di riferimento e di altri links di interesse, oltre ad un’indicazione di alcuni testi e/o video disponibili su ogni fatto. Chiunque volesse approfondire quelle vicende potrà accedere, tramite quei links, a documentazioni più complete (atti processuali, rassegna stampa, controinchieste, documentazioni fotografiche ecc.). Nel corso dei futuri aggiornamenti vedremo di completare questo lavoro con altre sezioni e di integrare quelle esistenti (anche con l’aiuto di chi vorrà fornire il proprio apporto o segnalarci elementi o documenti a noi per ora sfuggiti). Reti-invisibili si rivolge a tutti i cittadini che non vogliono dimenticare quelle vittime senza giustizia. E’ quindi nostra intenzione arrivare ad istituire “una giornata per la Verità”, per ricordarli. Una giornata per chi, fino ad oggi, troppo spesso si è visto negare verità e giustizia. Grazie fin d’ora a tutti quelli che vorranno dare il loro apporto, anche semplicemente visitando questo sito.

Vedi anche:

Reti Invisibili: Cronologia reti-invisibili

Reti Invisibili: La piuma e la montagna

Nessun commento: